elerian132_Helen H. RichardsonMediaNews GroupThe Denver Post via Getty Images_covid vaccine Helen H. Richardson/MediaNews Group/The Denver Post via Getty Images

Evitare il circolo vizioso del Covid

LAGUNA BEACH – Per quanto siamo tutti comprensibilmente entusiasti per l’arrivo dei primi vaccini anti Covid-19, la strada che ci attende resta insidiosa. Gli Stati Uniti, in particolare, potrebbero essere vicini a uno scenario terribile in cui continui ritardi o insuccessi in uno dei quattro settori – salute pubblica, economia, politica e comportamento delle famiglie – finiscono per influenzare ancor più negativamente i risultati degli altri. Nelle prossime settimane si rischia di innescare un circolo vizioso che, qualora dovesse realizzarsi, potrebbe distruggere la vita e il sostentamento di un numero assai più elevato di persone, pur con il vaccino ormai all’orizzonte.  

Fortunatamente, tramite azioni individuali e collettive, gli Usa dispongono dei mezzi non solo per bloccare queste dinamiche, ma anche per trasformarle in un circolo virtuoso. Ma tutto questo richiederà un impegno costante, anziché una semplice ripetizione di misure una tantum. 

Malgrado le restrizioni che i vari stati stanno adottando, l’attuale ondata di ricoveri e decessi da Covid-19 in America difficilmente regredirà in modo stabile. Eppure, anziché considerare questi provvedimenti come necessari ma insufficienti, fin troppi americani saranno portati a credere – erroneamente – che le restrizioni sono inefficaci tranne che per la loro unica funzione di salvavita temporanei.  

Fra l’altro, gli Stati Uniti stanno avendo enormi difficoltà a gestire le sfide sanitarie in un momento in cui l’economia si è già indebolita. La recente sfilza di aumenti delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione conferma che la ripresa del mercato del lavoro e dell’economia complessiva sta rallentando. Indicatori giornalieri più specifici, come mobilità, prenotazioni nei ristoranti e attività di ricerca, sostengono ulteriormente questa tesi. 

Un crescente numero di economisti ora ritiene che il più esaustivo rapporto mensile sull’occupazione di dicembre, che uscirà all’inizio di gennaio, potrebbe riportare un tasso di creazione di lavoro di segno negativo. Forse è solo una questione di tempo prima che anche negli Usa si cominci a temere l’insorgere di una doppia recessione simile a quella che l’Europa sta già vivendo.    

La terza area a destare preoccupazione è la risposta politica generale degli Stati Uniti alla crisi economica, che continua a essere sbilanciata e inadeguata. Sì, la politica monetaria è ancora in modalità “a tutto gas”, e si prevede che la Federal Reserve annuncerà ulteriori interventi per sostenere la ripresa economica alla sua riunione del 15-16 dicembre. Purtroppo, la banca centrale più potente del mondo riesce a darsi fin troppo da fare a vuoto quando si tratta di costruire un benessere economico a lungo termine.   

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Poco di ciò che la Fed fa di questi tempi serve ad affrontare gli ostacoli strutturali a una crescita economica inclusiva e sostenibile di breve e più lungo termine. Nel frattempo, le sue ingenti e prevedibili iniezioni di liquidità continuano a disaccoppiare Wall Street da Main Street, aumentare la disparità di ricchezza e incoraggiare un’eccessiva assunzione di rischi che minaccia la stabilità finanziaria futura. 

La risposta politica che può fare la differenza – un pacchetto fiscale completo e riforme strutturali pro-crescita – non si coglie da nessuna parte. Qualunque misura di salvataggio fiscale emerga dalle lunghissime trattative al Congresso sarà probabilmente troppo esigua, limitata e non abbastanza tempestiva da curare la cicatrice che rischia di soffocare il dinamismo dell’economia statunitense.   

Questa triplice preoccupazione – salute pubblica, economia e politiche economiche – alimenta a sua volta comportamenti problematici sul piano sociale. L’incapacità del governo statunitense di controllare l’ennesima ondata di Covid-19 eroderà ulteriormente la fiducia del pubblico e rallenterà l’adozione delle linee guida per un comportamento responsabile. L’aumento delle restrizioni va inevitabilmente ad aggiungersi alle pressioni economiche a breve termine su molte famiglie e rischia di minare la fiducia dei consumatori, privando l’economia di un importante motore di crescita. Ritardi nei trasferimenti fiscali aggravano i rischi per i consumi e gli investimenti statunitensi in un momento in cui l’economia globale non è in grado di porre alcun rimedio.

Non è difficile vedere come questa combinazione di fattori può innescare un meccanismo di feedback negativo, in cui quasi qualunque delusione in una delle quattro aree aumenta il rischio di rendere le altre tre ancor più deludenti. Gli economisti li chiamano equilibri multipli cattivi, intendendo che una serie negativa di risultati rende assai probabile che quelli successivi siano persino peggiori. La buona notizia è che questa dinamica può essere bloccata e trasformata in una serie di equilibri multipli buoni.

Per raggiungere tale obiettivo, l’America dovrà compiere sforzi simultanei in tutte e quattro le aree. Per cominciare, gli Stati Uniti hanno bisogno di migliorare il pool testing per il virus SARS-CoV-2, nonché di un tracciamento tempestivo e di un isolamento mirato delle infezioni da Covid-19. Il paese necessita altresì di un’economia che rafforzi la fiducia dei consumatori e degli investitori, limitando al contempo il proprio disaccoppiamento da mercati finanziari superficiali e sempre più speculativi.

Il terzo elemento chiave è un approccio politico più bilanciato che integri le necessarie misure di sostegno con interventi volti a contrastare le crescenti pressioni al ribasso nelle dinamiche dell’offerta e della domanda. Tra questi dovrebbero figurare iniziative volte ad ammodernare e ampliare le infrastrutture, migliorare l’acquisizione di competenze nell’ambito della forza lavoro, contrastare la concentrazione di imprese non competitive, migliorare le reti di sicurezza e promuovere ulteriori meccanismi di redistribuzione efficaci. Infine, un comportamento più responsabile delle famiglie – in particolare, una rigorosa osservanza del distanziamento sociale, dell’igiene delle mani e dell’uso della mascherina – può contribuire a contenere la trasmissione del Covid-19.     

Mentre contiamo i giorni che mancano all’utilizzo su vasta scala di vaccini anti Covid-19 efficaci, non dobbiamo perdere di vista il difficile tragitto ancora da compiere. Senza sforzi pronunciati e sostenuti per trasformare un circolo vizioso in un circolo virtuoso, gli Stati Uniti corrono il rischio concreto, e inutile, di numerose altre vittime e di una ripresa lenta, parziale e non sufficientemente inclusiva.

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