Riflessioni di una prigioniera su Nelson Mandela

KHARKIV – Si dice che la carcerazione lasci un senso di impotenza e vulnerabilità. Ma la verità per un prigioniero politico, anche per uno che fa lo sciopero della fame, è l’opposto. Come prigioniera, sono stata costretta a concentrarmi su ciò che è essenziale per me stessa, per le mie convinzioni politiche, e per il mio paese. Così posso quasi sentire la presenza delle donne e uomini coraggiosi, vecchi e giovani, che si sono riuniti a Kiev e in altre città ucraine per difendere i loro sogni di un futuro democratico ed europeo. In carcere, le speranze ed i sogni diventano la realtà.

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