MONACO – Dopo aver deciso di raddoppiare la capacità di prestito a tripla A del Fondo salva-stati (European Financial Stability Facility, Efsf), nato per soccorrere i paesi membri in difficoltà, i paesi dell’Unione europea stanno ora discutendo le condizioni tramite le quali mettere a disposizione tali fondi. La questione cruciale verte sui margini entro cui i creditori dovranno partecipare alle misure di salvataggio, rinunciando a parte delle pretese finanziarie sottoforma di “haircut”.
MONACO – Dopo aver deciso di raddoppiare la capacità di prestito a tripla A del Fondo salva-stati (European Financial Stability Facility, Efsf), nato per soccorrere i paesi membri in difficoltà, i paesi dell’Unione europea stanno ora discutendo le condizioni tramite le quali mettere a disposizione tali fondi. La questione cruciale verte sui margini entro cui i creditori dovranno partecipare alle misure di salvataggio, rinunciando a parte delle pretese finanziarie sottoforma di “haircut”.