MILANO – L’inconcludente voto del 4 marzo, con la sua chiara deriva populista, porterà a un prolungato periodo di stallo politico, congelando l'adozione di quelle riforme strutturali di cui l’Italia ha tanto bisogno. Ma lo stallo, e la relativa percezione che il paese non sia disposto a cambiare, potrebbe avere un altro effetto deleterio. Fornirà un ulteriore pretesto per i migliori talenti italiani ad andare all'estero, aggravando una tendenza che ha afflitto il paese per oltre un decennio.
MILANO – L’inconcludente voto del 4 marzo, con la sua chiara deriva populista, porterà a un prolungato periodo di stallo politico, congelando l'adozione di quelle riforme strutturali di cui l’Italia ha tanto bisogno. Ma lo stallo, e la relativa percezione che il paese non sia disposto a cambiare, potrebbe avere un altro effetto deleterio. Fornirà un ulteriore pretesto per i migliori talenti italiani ad andare all'estero, aggravando una tendenza che ha afflitto il paese per oltre un decennio.