NEW YORK – Quest’anno non ho preso parte alle riunioni annuali del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale tenutesi nell’ottobre scorso a Washington, DC. In cambio, però, ho prestato la massima attenzione ai resoconti sul raduno e parlato con alcune persone che vi hanno preso parte e che stimo. Il quadro che ne è emerso è assai deprimente per il benessere dell’economia globale. In particolare, la prospettiva di costanti pressioni derivanti da una condizione di debolezza e frammentazione rischia di aggravare le sfide alla credibilità e all’efficacia delle istituzioni multilaterali.
NEW YORK – Quest’anno non ho preso parte alle riunioni annuali del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale tenutesi nell’ottobre scorso a Washington, DC. In cambio, però, ho prestato la massima attenzione ai resoconti sul raduno e parlato con alcune persone che vi hanno preso parte e che stimo. Il quadro che ne è emerso è assai deprimente per il benessere dell’economia globale. In particolare, la prospettiva di costanti pressioni derivanti da una condizione di debolezza e frammentazione rischia di aggravare le sfide alla credibilità e all’efficacia delle istituzioni multilaterali.