BERKELEY – Il ritiro unilaterale del presidente americano Donald Trump dall’accordo sul nucleare iraniano del 2015 – conosciuto ufficialmente come JCPOA, acronimo inglese per Joint Comprehensive Plan of Action, ovvero piano d’azione congiunto globale – ha messo l’Europa in una situazione spinosa. I governi dei suoi stati membri continuano a mantenere un impegno economico con l’Iran quale modo per incoraggiare il rispetto dell’accordo, che prevede la fornitura non solo di aiuti umanitari, bensì anche di altri beni. Le imprese che forniscono tali beni, tuttavia, rischiano d’incorrere in sanzioni emanate dall’amministrazione Trump.
BERKELEY – Il ritiro unilaterale del presidente americano Donald Trump dall’accordo sul nucleare iraniano del 2015 – conosciuto ufficialmente come JCPOA, acronimo inglese per Joint Comprehensive Plan of Action, ovvero piano d’azione congiunto globale – ha messo l’Europa in una situazione spinosa. I governi dei suoi stati membri continuano a mantenere un impegno economico con l’Iran quale modo per incoraggiare il rispetto dell’accordo, che prevede la fornitura non solo di aiuti umanitari, bensì anche di altri beni. Le imprese che forniscono tali beni, tuttavia, rischiano d’incorrere in sanzioni emanate dall’amministrazione Trump.