LONDRA – L'Action Summit sull’Intelligenza Artificiale (IA), che si terrà questo mese a Parigi, capita in un momento critico del processo di sviluppo dell'intelligenza artificiale. Il nodo centrale di questo momento critico non è legato alla capacità dell'Europa di competere con la Cina e gli Stati Uniti in una “corsa agli armamenti” sul fronte dell'intelligenza artificiale, ma piuttosto alla capacità degli europei di diventare i pionieri di un approccio diverso che metta il valore pubblico al centro dello sviluppo tecnologico e della governance. L’obiettivo è quello di abbandonare il feudalesimo digitale, termine che ho coniato nel 2019 per descrivere il modello di conseguimento degli utili delle principali piattaforme digitali.
LONDRA – L'Action Summit sull’Intelligenza Artificiale (IA), che si terrà questo mese a Parigi, capita in un momento critico del processo di sviluppo dell'intelligenza artificiale. Il nodo centrale di questo momento critico non è legato alla capacità dell'Europa di competere con la Cina e gli Stati Uniti in una “corsa agli armamenti” sul fronte dell'intelligenza artificiale, ma piuttosto alla capacità degli europei di diventare i pionieri di un approccio diverso che metta il valore pubblico al centro dello sviluppo tecnologico e della governance. L’obiettivo è quello di abbandonare il feudalesimo digitale, termine che ho coniato nel 2019 per descrivere il modello di conseguimento degli utili delle principali piattaforme digitali.