CAMBRIDGE – Nel 2000, 189 Paesi hanno adottato all'unanimità la Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, che ha definito una serie di obiettivi denominati Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM). Lo scopo è conseguire questi ambiziosi propositi – tra cui, dimezzare la povertà estrema, ridurre il tasso di mortalità materna di tre quarti, raggiungere l’istruzione elementare universale e arrestare e iniziare a ridurre la diffusione dell’HIV/AIDS – entro la fine del 2015. Con l’avvicinarsi della scadenza, gli esperti dello sviluppo si stanno confrontando con un nuovo interrogativo: cosa succederà dopo?
CAMBRIDGE – Nel 2000, 189 Paesi hanno adottato all'unanimità la Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, che ha definito una serie di obiettivi denominati Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM). Lo scopo è conseguire questi ambiziosi propositi – tra cui, dimezzare la povertà estrema, ridurre il tasso di mortalità materna di tre quarti, raggiungere l’istruzione elementare universale e arrestare e iniziare a ridurre la diffusione dell’HIV/AIDS – entro la fine del 2015. Con l’avvicinarsi della scadenza, gli esperti dello sviluppo si stanno confrontando con un nuovo interrogativo: cosa succederà dopo?