BRUXELLES – Le radici del problema di Cipro sono ben note. In passato, le sue due banche principali avevano attirato ingenti capitali esteri, soprattutto russi, di cui la maggior parte apparteneva presumibilmente a persone che volevano sottrarsi ai controlli vigenti nel proprio o in altri Paesi. I proventi di tali depositi erano poi stati investiti in titoli di stato greci e in prestiti alle imprese elleniche. Quando la Grecia è implosa, questi investimenti sono andati letteralmente in fumo, mentre le banche cipriote che avevano aderito a tale strategia sono diventate insolventi.
BRUXELLES – Le radici del problema di Cipro sono ben note. In passato, le sue due banche principali avevano attirato ingenti capitali esteri, soprattutto russi, di cui la maggior parte apparteneva presumibilmente a persone che volevano sottrarsi ai controlli vigenti nel proprio o in altri Paesi. I proventi di tali depositi erano poi stati investiti in titoli di stato greci e in prestiti alle imprese elleniche. Quando la Grecia è implosa, questi investimenti sono andati letteralmente in fumo, mentre le banche cipriote che avevano aderito a tale strategia sono diventate insolventi.