PARIGI – L’annuncio fatto a novembre da Moody’s, che ha tagliato il rating del credito sovrano della Francia di un gradino dalla tripla A, ha spinto un blogger a prendersi gioco delle agenzie di rating che tendono o a prendere delle vere cantonate o a riconoscere improvvisamente una crisi già nota da tempo. La presa in giro del blogger recitava così: “Se questo riconoscimento di un’agenzia di rating dei problemi della Francia è l’avvertimento di una prima debolezza, avrebbe dovuto iniziare una fase di ripresa; se questo è l’avvertimento di una seconda debolezza, il Paese dovrà fronteggiare una terribile resa dei conti.”
PARIGI – L’annuncio fatto a novembre da Moody’s, che ha tagliato il rating del credito sovrano della Francia di un gradino dalla tripla A, ha spinto un blogger a prendersi gioco delle agenzie di rating che tendono o a prendere delle vere cantonate o a riconoscere improvvisamente una crisi già nota da tempo. La presa in giro del blogger recitava così: “Se questo riconoscimento di un’agenzia di rating dei problemi della Francia è l’avvertimento di una prima debolezza, avrebbe dovuto iniziare una fase di ripresa; se questo è l’avvertimento di una seconda debolezza, il Paese dovrà fronteggiare una terribile resa dei conti.”