Il crogiolo egiziano

MADRID – Durante l’attesa densa di tensione da parte degli egiziani per i risultati delle elezioni presidenziali, un’ondata di pessimismo si è abbattuta sui giovani e sui liberali laici fautori della deposizione di Hosni Mubarak nel gennaio del 2011. La sensazione del “tutto è possibile” derivata dalla ribellione di Piazza Tahrir si è affievolita, ed ora due candidati ai quali i dimostranti si sono opposti con forza, Mohamed Morsi e Ahmed Shafiq dei Fratelli Musulmani, i tuttofare del vecchio regime (e dell’attuale governo militare), si sono trovati al confronto nel secondo turno.

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