NEW YORK – Alla 68a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si è aperta il 17 settembre, i leader mondiali pongono le basi di un’agenda per lo sviluppo in grado di succedere agli Obiettivi di sviluppo del Millennio, Millennium Development Goals (MDG), che scadono nel 2015. I prossimi Obiettivi di sviluppo sostenibili, Sustainable Development Goals, ben comprenderanno che lo sviluppo economico è la chiave per migliorare il benessere dell’uomo e garantire i diritti umani più vulnerabili. Ma al fine di compiere progressi reali, i policy maker devono affrontare i fattori che frenano lo sviluppo, soprattutto la violenza e i conflitti.
NEW YORK – Alla 68a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si è aperta il 17 settembre, i leader mondiali pongono le basi di un’agenda per lo sviluppo in grado di succedere agli Obiettivi di sviluppo del Millennio, Millennium Development Goals (MDG), che scadono nel 2015. I prossimi Obiettivi di sviluppo sostenibili, Sustainable Development Goals, ben comprenderanno che lo sviluppo economico è la chiave per migliorare il benessere dell’uomo e garantire i diritti umani più vulnerabili. Ma al fine di compiere progressi reali, i policy maker devono affrontare i fattori che frenano lo sviluppo, soprattutto la violenza e i conflitti.