LONDRA – Per il premio Nobel Robert Mundell “i grandi stati hanno grandi monete”. La Cina, del cui governo Mundell è stato a lungo consigliere, ha ben recepito questo concetto e ha condotto una campagna di persuasione nei confronti del Fondo Monetario Internazionale per includere il renminbi nel paniere di monete che determinano il valore dei diritti speciali di prelievo (DSP), la valuta di riserva del Fondo. E alla fine di un complesso processo di valutazione tecnica, il renminbi è stato incluso, e la Cina ha incassato un enorme voto di fiducia e l’implicito riconoscimento della sua capacità di svolgere un ruolo importante nel sistema monetario e finanziario internazionale.
LONDRA – Per il premio Nobel Robert Mundell “i grandi stati hanno grandi monete”. La Cina, del cui governo Mundell è stato a lungo consigliere, ha ben recepito questo concetto e ha condotto una campagna di persuasione nei confronti del Fondo Monetario Internazionale per includere il renminbi nel paniere di monete che determinano il valore dei diritti speciali di prelievo (DSP), la valuta di riserva del Fondo. E alla fine di un complesso processo di valutazione tecnica, il renminbi è stato incluso, e la Cina ha incassato un enorme voto di fiducia e l’implicito riconoscimento della sua capacità di svolgere un ruolo importante nel sistema monetario e finanziario internazionale.