NEW YORK–Oggi la Cina sta vivendo quello che il Giappone ha vissuto una generazione fa, vale a dire un forte rallentamento della crescita economica legato alla richiesta degli Stati Uniti di contenere le sue esportazioni. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, il Giappone fu etichettato dagli Usa come “commerciante sleale” in virtù del rapido aumento delle sue esportazioni manifatturiere. Gli Stati Uniti minacciarono, in modo apparentemente credibile, di porre un tetto alle importazioni giapponesi e spinsero il Giappone a sopravvalutare lo yen, mossa che contribuì a una brusca frenata della crescita del paese.
NEW YORK–Oggi la Cina sta vivendo quello che il Giappone ha vissuto una generazione fa, vale a dire un forte rallentamento della crescita economica legato alla richiesta degli Stati Uniti di contenere le sue esportazioni. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, il Giappone fu etichettato dagli Usa come “commerciante sleale” in virtù del rapido aumento delle sue esportazioni manifatturiere. Gli Stati Uniti minacciarono, in modo apparentemente credibile, di porre un tetto alle importazioni giapponesi e spinsero il Giappone a sopravvalutare lo yen, mossa che contribuì a una brusca frenata della crescita del paese.