VARSAVIA – Non era mai successo niente del genere in Polonia. Il 10 febbraio scorso, quotidiani e riviste sono entrati in sciopero, vari siti di notizie hanno oscurato le informazioni e decine di stazioni radiotelevisive hanno interrotto le trasmissioni. Trent’anni dopo la caduta del muro di Berlino, l’abolizione della censura e il crollo dell’Unione sovietica, la società civile polacca si trova di nuovo a difendere una democrazia conquistata a dura pena da uno stato determinato a distruggerla.
VARSAVIA – Non era mai successo niente del genere in Polonia. Il 10 febbraio scorso, quotidiani e riviste sono entrati in sciopero, vari siti di notizie hanno oscurato le informazioni e decine di stazioni radiotelevisive hanno interrotto le trasmissioni. Trent’anni dopo la caduta del muro di Berlino, l’abolizione della censura e il crollo dell’Unione sovietica, la società civile polacca si trova di nuovo a difendere una democrazia conquistata a dura pena da uno stato determinato a distruggerla.