PARIGI – In Italia è scoppiata una profonda crisi politica dal rifiuto del presidente Sergio Mattarella di nominare Paolo Savona, euroscettico dichiarato, ministro dell’economia e delle finanze del governo di coalizione proposto dai leader del Movimento Cinque Stelle (M5S) e della Lega, i due partiti anti-sistema risultati vincitori alle elezioni nazionali di marzo. Savona aveva apertamente sostenuto la preparazione di un “piano B” per l’uscita dalla moneta unica, e Mattarella ha affermato che la sua nomina avrebbe potuto portare proprio a quell’esito.
PARIGI – In Italia è scoppiata una profonda crisi politica dal rifiuto del presidente Sergio Mattarella di nominare Paolo Savona, euroscettico dichiarato, ministro dell’economia e delle finanze del governo di coalizione proposto dai leader del Movimento Cinque Stelle (M5S) e della Lega, i due partiti anti-sistema risultati vincitori alle elezioni nazionali di marzo. Savona aveva apertamente sostenuto la preparazione di un “piano B” per l’uscita dalla moneta unica, e Mattarella ha affermato che la sua nomina avrebbe potuto portare proprio a quell’esito.