La rete non va tassata

WASHINGTON, DC – Se scateni una delle più vaste proteste nell'Europa orientale dalla caduta del comunismo, vuol dire che hai fatto veramente arrabbiare gli elettori. Una situazione del genere si è verificata dopo che il governo ungherese ha proposto di istituire una "tassa sulla rete" pari a 50 centesimi di euro (0,62 dollari) per gigabyte. Più di centomila dimostranti infuriati si sono riuniti a Budapest per manifestare contro il simbolismo politico dell'imposta, nonché il suo oggettivo impatto economico, e il governo del primo ministro Viktor Orbán si è visto costretto a un rapido dietrofront.

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