NEW YORK – L’Ungheria e la Polonia hanno posto un veto alla proposta dell’Unione europea di un bilancio settennale pari a 1,15 trilioni di euro (1,4 trilioni di dollari) e di un fondo europeo per la ripresa da 750 miliardi di euro. Sebbene i due paesi siano i maggiori beneficiari di questi fondi, i rispettivi governi si oppongono categoricamente alla condizionalità sul rispetto dello stato di diritto che l’Ue ha adottato su richiesta del Parlamento europeo. Consapevoli di violare lo stato di diritto in modo eclatante, non vogliono pagarne le conseguenze.
NEW YORK – L’Ungheria e la Polonia hanno posto un veto alla proposta dell’Unione europea di un bilancio settennale pari a 1,15 trilioni di euro (1,4 trilioni di dollari) e di un fondo europeo per la ripresa da 750 miliardi di euro. Sebbene i due paesi siano i maggiori beneficiari di questi fondi, i rispettivi governi si oppongono categoricamente alla condizionalità sul rispetto dello stato di diritto che l’Ue ha adottato su richiesta del Parlamento europeo. Consapevoli di violare lo stato di diritto in modo eclatante, non vogliono pagarne le conseguenze.