PARIGI – Ci si aspetta che i funzionari monetari dell’Eurozona “facciano la storia” il 22 gennaio, giorno in cui si incontreranno in occasione della prossima riunione per la definizione delle politiche della Banca Centrale Europea. Gli osservatori prevedono che il presidente della BCE Mario Draghi ed i suoi colleghi finalmente attraverseranno il Rubicone e annunceranno l’avvio di un programma di quantitative easing (QE) su vasta scala - in altre parole, un programma di acquisto di titoli di Stato in grande quantità. Benché la BCE si sia opposta alla politica di QE per più di cinque anni, laddove le altre principali banche centrali l’avevano adottata, il membro del Comitato Esecutivo Benoît Coeuré l’ha già definita l’ “opzione di base”.
PARIGI – Ci si aspetta che i funzionari monetari dell’Eurozona “facciano la storia” il 22 gennaio, giorno in cui si incontreranno in occasione della prossima riunione per la definizione delle politiche della Banca Centrale Europea. Gli osservatori prevedono che il presidente della BCE Mario Draghi ed i suoi colleghi finalmente attraverseranno il Rubicone e annunceranno l’avvio di un programma di quantitative easing (QE) su vasta scala - in altre parole, un programma di acquisto di titoli di Stato in grande quantità. Benché la BCE si sia opposta alla politica di QE per più di cinque anni, laddove le altre principali banche centrali l’avevano adottata, il membro del Comitato Esecutivo Benoît Coeuré l’ha già definita l’ “opzione di base”.