CAMBRIDGE – La scoperta di un nuovo potente strumento in grado di affrontare problemi sanitari e ambientali diversi come la malaria, la malattia di Lyme, e le specie invasive dovrebbe essere motivo di giubilo. Ma, poiché lo strumento, chiamato CRISPR, può alterare intere popolazioni di organismi selvatici (e quindi gli ecosistemi condivisi), far si che questi interventi siano sviluppati in modo responsabile pone una sfida senza precedenti a scienza e società.
CAMBRIDGE – La scoperta di un nuovo potente strumento in grado di affrontare problemi sanitari e ambientali diversi come la malaria, la malattia di Lyme, e le specie invasive dovrebbe essere motivo di giubilo. Ma, poiché lo strumento, chiamato CRISPR, può alterare intere popolazioni di organismi selvatici (e quindi gli ecosistemi condivisi), far si che questi interventi siano sviluppati in modo responsabile pone una sfida senza precedenti a scienza e società.