NEW YORK – All’inizio di questo mese, Muhammad Youssef Abdulazeez, un ventiquattrenne americano di origine mediorientale, ha aperto il fuoco contro due basi militari a Chattanooga, in Tennessee, uccidendo cinque persone. Quest’atto di terrore locale ha avuto una risonanza anche nazionale perché è stato la riprova di quanto preannunciato dal diplomatico e stratega statunitense George F. Kennan, scomparso dieci anni fa, il quale sosteneva che i policy maker della politica estera statunitensi dovrebbero tenere a freno la loro spinta a intervenire, soprattutto militarmente. Non si può mai sapere quando la vampa di ritorno arriverà, ammoniva Kennan usando una metafora balistica, ma di sicuro arriverà.
NEW YORK – All’inizio di questo mese, Muhammad Youssef Abdulazeez, un ventiquattrenne americano di origine mediorientale, ha aperto il fuoco contro due basi militari a Chattanooga, in Tennessee, uccidendo cinque persone. Quest’atto di terrore locale ha avuto una risonanza anche nazionale perché è stato la riprova di quanto preannunciato dal diplomatico e stratega statunitense George F. Kennan, scomparso dieci anni fa, il quale sosteneva che i policy maker della politica estera statunitensi dovrebbero tenere a freno la loro spinta a intervenire, soprattutto militarmente. Non si può mai sapere quando la vampa di ritorno arriverà, ammoniva Kennan usando una metafora balistica, ma di sicuro arriverà.