Le banche centrali possono ancora incidere sui tassi di cambio?

LONDRA – Il 16 settembre 1992, giorno che viene ricordato come il “mercoledì nero” nella storia britannica, la Banca d’Inghilterra non riuscì più a mantenere la sterlina nella banda di oscillazione consentita dal meccanismo europeo di cambio. Sostenere la sterlina al tasso di cambio richiesto si era rivelato proibitivamente dispendioso per la banca centrale e il governo britannico. Al contrario, però, risultò essere particolarmente proficuo per George Soros. 

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